IDEOGRAMMA REIKI
La parola Reiki è di origine giapponese ed è composta da due sillabe: Rei e Ki.
![SIMBOLO REIKI](https://www.olisticamente.org/wp-content/uploads/2021/05/reiki-def.jpg)
La prima – Rei – significa “qualcosa di misterioso, miracoloso e sacro”. Essa sta ad indicare l’Energia primordiale (Divina); è quell’energia che esisteva ancor prima della creazione dell’universo, il principio divino dal quale è scaturito il Big Bang e che ha portato alla creazione dell’universo in tutte le sue manifestazioni (Ki).
La seconda – Ki – significa “atmosfera” o “qualcosa che non si vede” o anche “l’energia dell’universo”. Tale termine indica l’Energia Vitale Universale intrinseca ad ogni essere e/o cosa. Il Ki permette ad ogni cosa di esistere e agli esseri viventi di vivere; è l’energia che regola il funzionamento stesso dell’Universo. Ki è il corrispondente del Chi per i cinesi, del Prana per gli indù, Luce o Spirito Santo per i cattolici, ecc.
Il Sistema Usui del Reiki non è solo il metodo più naturale e semplice ma anche quello più efficace da noi mai conosciuto per la trasmissione dell’Energia Vitale Universale.
Quando un uomo viene aperto a questo flusso come “canale del Reiki” allora l’Energia Vitale Universale scorrerà spontaneamente ed in forma concentrica dalle sue mani e questa capacità si protrarrà per tutta la vita.
A cosa serve il REIKI
Oggi, grazie alle informazioni che sono giunte in occidente in tempi recenti, sappiamo molto meglio di prima quale era lo scopo del Reiki secondo la visione del fondatore di questa disciplina.
![](https://www.olisticamente.org/wp-content/uploads/2021/05/reiki-2.jpg)
Il Maestro Mikao Usui usava insegnare ai suoi allievi che lo scopo del Reiki è il raggiungimento dell’ Anshin Ritsumei, ovvero l’assoluta pace interiore o l’illuminazione.
Dopo aver raggiunto l’illuminazione, e come hanno fatto da sempre tutti i maestri realizzati, il Maestro Usui ha creato un metodo che potesse aiutare l’essere umano ha raggiungere l’illuminazione o l’ Anshin Ritsumei.
In Occidente, il Reiki si è principalmente diffuso come terapia energetica, perdendo la più ampia visione spirituale originaria. Ciò è avvenuto perché colei che ha portato il Reiki in Occidente, la signora Hawayo Takata, fu curata da una malattia terminale con il Reiki e quindi, nella sua opera divulgativa, ne evidenziò l’aspetto terapeutico
Questa disciplina spirituale è davvero unica perché permette a ciascuno di noi di poter diventare un canale dell’energia universale. E’ sufficiente ricevere da un Master Reiki i Reiju (termine giapponese che significa “donare la spiritualità“), detti anche “iniziazioni” in occidente, e dalle nostre mani sentiremo uscire un dolce e amorevole flusso energetico risanante.
Dal punto di vista spirituale la malattia è causata da uno squilibrio tra corpo, mente e anima ed energeticamente dal non più corretto fluire dell’energia universale all’interno della nostra struttura energetica. Attraverso il Reiki, nella parte relativa al trattamento, adiamo ad imporre le mani e a trasferire l’energia universale su noi stessi o sulle altre persone: questo aiuterà a ristabilire il corretto fluire dell’energia universale e andrà a stimolare la capacita del corpo di rigenerarsi e ritrovare quell’equilibrio originario che era venuto meno con la malattia, sia dal punto di vista energetico che biochimico
Come già si intuisce, l’energia di Reiki lavora contemporaneamente su corpo, mente e spirito: questa sua caratteristica ha fatto sì che in occidente lo si sia utilizzato semplicemente come via terapeutica.
REIKI e Meditazione
Oggi sappiamo che il Maestro Usui non conferiva a Reiki lo statuto di “scienza spirituale” semplicemente perché si fa uso dell’energia universale, ma soprattutto perché è una disciplina che mira al controllo della mente per mezzo della meditazione, strumento indispensabile per poter definire una qualsiasi disciplina come spirituale .
L’ideogramma stesso del Reiki ci indica che la meta dell’uomo è ristabilire l’unione con Dio, laddove Creatore e Creazione si fondo nell’unica verità.
Tutto questo è possibile solamente dedicando del tempo a servire il nostro prossimo, donando Reiki, imparando a controllare la mente, applicando quotidianamente i Cinque Principi e praticando quotidianamente la meditazione. In questo modo andremo a risvegliare e a riprendere piena consapevolezza della scintilla divina che si trova in noi quali figli di Dio creati dalla sua stessa sostanza.
![reiki meditazione](https://www.olisticamente.org/wp-content/uploads/2021/05/meditazione-3-768x1152.jpg)
I benefici del REIKI
Uomini particolarmente ricettivi sperimentano il trattamento Reiki come amore. E l’Amore, in effetti, è una forza che unisce, che vuole portare a una totalità sempre più grande, fino ad essere un tutt’uno con il creato stesso. In effetti, il vero obiettivo dell’uomo è la realizzazione di questa unità per poter vivere poi di essa. L’anima fa ritorno alla sua patria originaria, la goccia si unisce all’oceano infinito dell’essere e questa unione significa Amore assoluto, sapienza e saggezza, armonia, appagamento e beatitudine.
Il Reiki ci può aiutare a ritrovare questa unità, questa guarigione totale. Per questo Reiki deve essere interpretato come un metodo di guarigione nel senso più ampio.
Noi siamo al limite di una nuova epoca, che potrà trovare la sua espressione nella creazione di nuovi valori della coscienza umana o che si affermerà sulla distruzione radicale delle vecchie strutture superate. La decisione spetta a noi. Vedere come si stia diffondendo sempre più l’interesse per le Verità più profonde è sicuramente un segnale incoraggiante.
Reiki è un potente strumento di guarigione, ma soprattutto di Guarigione Spirituale, che è l’unico e consapevole modo per poter portare Luce, Amore e Pace in noi stessi e contribuire alla nascita di un mondo migliore; un mondo dove tutti gli uomini potranno vivere insieme con Pace, Amore e Gioia infinita.