Olisticamente

Trattamenti e Massaggi per il Benessere

Floriterapia

La floriterapia è una terapia olistica che utilizza I fiori come rimedio naturale per la cura del benessere della persona. La floriterapia come l’aromaterapia, la cristalloterapia, l’Ayurveda, l’omeopatia e la fitoterapia, rientra nella cosiddetta medicina alternativa o non convenzionale o complementare.

Floriterapia e medicina allopatica.

La floriterapia non è considerata medicina perché non è supportata da prove scientifiche sull’efficacia dei rimedi per la cura delle patologie. Ciò che sfugge alla maggior parte della gente, che etichetta come acqua fresca questo tipo di rimedio, è che la floriterapia NON PUÒ essere supportata da prove scientifiche. Ed è proprio per tale motivo che in floriterapia come nelle altre pratiche di questo genere, non si usa MAI il termine farmaco ma RIMEDIO.

La medicina occidentale scientifico-allopatica si occupa di trovare una cura alla malattia rilevata scientificamente tramite esami clinici in un paziente.

 L’oggetto di studio della medicina tradizionale quindi è SOLO il SINTOMO.

La floriterapia come altre pratiche della medicina complementare, considera la malattia secondo un approccio olistico.

L’oggetto di studio della floriterapia è la PERSONA nella sua interezza.

Per capire la differenza tra la medicina tradizionale e la floriterapia è necessario quindi comprendere il concetto olistico di persona, lo stesso di Edward Bach. L’individuo è composto da un corpo fisico, dalla mente e dallo spirito interconnessi tra loro. L’individuo è in uno stato di salute quando tutte le parti sono in equilibrio e non solo.

 La persona, paziente per la medicina tradizionale e ricevente per la floriterapia, nella visione olistica deve essere considerata sì, dal punto di vista fisico e psico-emotivo, ma anche nell’aspetto spirituale e rispetto all’ambiente, luogo e persone, con cui interagisce.

Inoltre, l’individuo ha una missione da realizzare nella sua vita terrena, uno scopo, che deve raggiungere ascoltando il proprio Sé Superiore.

Brevemente, l’uomo deve essere sé stesso, rispettare la sua vera Natura allontanandosi dagli schemi mentali auto-imposti o imposti dalla società e dalle convenzioni materialistiche e seguire il suo intuito; intuito che gli permetterà di essere libero e fedele al suo Spirito ed elevarsi spiritualmente verso la perfezione realizzando pienamente la sua essenza.

La malattia si presenta quando l’individuo si allontana da sé stesso e dal proprio centro spirituale che gli indica il suo compito nella vita. Quando l’uomo non segue il proprio intuito, si crea uno squilibrio tra corpo mente e spirito. Quando l’uomo non è pienamente sé stesso vive la vita mostrando un disagio emotivo, disagio che si manifesta prima a livello psico-emotivo poi, se non risolto, in una malattia a livello fisico.

Sicuramente questo concetto aprirà molte contestazioni. Invito a una libera riflessione. Ma perché allora, quando i pazienti effettuano delle cure difficili e dolorose, i medici si raccomandano di essere positivi e fiduciosi perché il buon umore aiuta la guarigione? A livello scientifico è stato ampiamente dimostrato che l’atteggiamento positivo, la felicità stimolano la produzione di alcune sostanze utili e benefiche al nostro corpo. Quindi, seguendo la logica, dovrebbe essere pur vero anche il contrario no?

 

<< Non siamo macchine ma Anime.>>

floriterapia: fiori selvatici

Ma perché solo il fiore?

Come accennato in precedenza, l’uomo nella sua vita ha il compito di realizzare il suo Sé Superiore e connettersi allo Spirito. secondo i principi delle segnature, il fiore ben descrive questo collegamento. Secondo la floriterapia la pianta nella sua interezza (le radici, il fusto, gli steli, le foglie, la corteccia) raffigura analogicamente il corpo fisico e quindi il piano materiale mentre il seme raccoglie al suo interno tutta l’essenza della pianta stessa ancora non manifesta, perciò il piano spirituale.

<< Il fiore è il collegamento.>>

Come nasce la floriterapia?

La floriterapia è stata ideata da Edward Bach, ispirato dagli studi di Haennemann, a partire dal 1930 anno in cui scoprì i primi due rimedi floreali: mimulus e impatiens. Ad essi Edward Bach ne aggiunse altri fino a raggiungere i 38 rimedi floreali conosciuti più una soluzione per le situazioni di emergenza contenente contemporaneamente 5 di essi.

Ora nel mercato troviamo anche altre famiglie di rimedi floreali applicate in floriterapia: i fiori dell’Alaska, i fiori sardi, i fiori di Backmann e Turner, i fiori australiani quelli californiani…

La floriterapia utilizza i fiori di piante selvatiche e sfrutta i principi energetici-vibrazionali dei fiori. Il fiore non è utilizzato perché contiene delle particolari sostanze altrimenti sarebbe un farmaco e considerato in maniera allopatica. Inoltre, per tutti i pazienti che presentino lo stesso sintomo o malattia si utilizzerebbe lo stesso fiore.

Come terapia olistica, la floriterapia considera il fiore dal punto di vista energetico e l’uomo un’entità UNICA. I fiori utilizzati da Bach contengono un’informazione energetica che riequilibrano lo stato energetico del ricevente.

"… ogni anima incarnata si trova qui con il compito specifico di acquisire esperienza e saggezza e di perfezionare la propria personalità, seguendo l’ideale percorso tracciato dallo Spirito ...

Come nasce la floriterapia?

La floriterapia è stata ideata da Edward Bach, ispirato dagli studi di Haennemann, a partire dal 1930 anno in cui scoprì i primi due rimedi floreali: mimulus e impatiens. Ad essi Edward Bach ne aggiunse altri fino a raggiungere i 38 rimedi floreali conosciuti più una soluzione per le situazioni di emergenza contenente contemporaneamente 5 di essi.

Ora nel mercato troviamo anche altre famiglie di rimedi floreali applicate in floriterapia: i fiori dell’Alaska, i fiori sardi, i fiori di Backmann e Turner, i fiori australiani quelli californiani…

La floriterapia utilizza i fiori di piante selvatiche e sfrutta i principi energetici-vibrazionali dei fiori. Il fiore non è utilizzato perché contiene delle particolari sostanze altrimenti sarebbe un farmaco e considerato in maniera allopatica. Inoltre, per tutti i pazienti che presentino lo stesso sintomo o malattia si utilizzerebbe lo stesso fiore.

Come terapia olistica, la floriterapia considera il fiore dal punto di vista energetico e l’uomo un’entità UNICA. I fiori utilizzati da Bach contengono un’informazione energetica che riequilibrano lo stato energetico del ricevente.

Metodo di raccolta dei fiori in floriterapia

  1. Metodo del sole
  2. Metodo della bollitura

Come vengono prodotti i rimedi in floriterapia?

Bach raccoglieva il fiore nel periodo di massima fioritura, al mattino all’alba in un giorno di sole e lo poneva immediatamente in una ciotola contenente acqua pura di sorgente. Successivamente utilizzava il metodo del sole e lasciava la ciotola col fiore a macerare per tre-quattro ore alla luce, i raggi solari trasferiscono energeticamente la vibrazione del fiore nell’acqua. Poi l’acqua veniva filtrata e posta in un recipiente contenente la stessa quantità di brandy per la conservazione della cosiddetta tintura madre. A partire dalla tintura madre procedeva come nelle pratiche omeopatiche, alle diluizioni per ottenere il rimedio da usare.

 L’altro metodo utilizzato da Bach era il metodo di bollitura. L’acqua con il fiore viene posta direttamente a bollire per 30 minuti in acqua di sorgente poi lasciata raffreddare e filtrata come il sistema precedente.

La scelta del metodo per la raccolta dipendeva esclusivamente dalle condizioni meteo. La raccomandazione fondamentale era che il fiore venisse tagliato con le forbici e non preso con le dita. Il contatto con la pelle l’energia, del corpo avrebbe alterato quella pura del fiore.

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